In risposta all’articolo apparso su Alguer.it

[Per chi non avesse letto l’articolo di Alguer.it]

Se non fosse realtà stenteremmo a crederci: urliamo la nostra indignazione e veniamo tacciati di urlatori insolenti che nulla hanno da dire se non buttare fango sugli altri; evitiamo lo scontro e lavoriamo sodo per portare un programma condivisibile e veniamo accusati di aver perso la nostra forza propulsiva.

Ci sembra quantomeno bislacco essere inseriti nello stesso guazzabuglio che comprende tutti i partiti politici algheresi, che oggi per moralità, organizzazione e intenti distano dal Movimento 5 Stelle anni luce. L’articolo apparso sul quotidiano Alguer.it ci nomina senza che chi l’ha scritto, evidentemente, niente sappia del Movimento. Parla senza conoscere gli attivisti che lo compongono, i programmi e gli obiettivi che lo contraddistinguono.

Si parla per frasi fatte, ripetendo ottusamente quello che si legge quotidianamente sui giornali nazionali. Si tratta di azioni che il Movimento conosce bene: sparare a zero su tutto quello che il movimento fa. Unico scopo: screditarlo. Affondarlo.

Allora ci sembra giusto ricordare e sottolineare a tutti alcuni punti fondamentali che sino ad oggi hanno contraddistinto il Movimento 5 stelle algherese:

  • abbiamo espresso il nostro candidato portavoce quando i partiti non sapevano neanche da che parte stare (e non lo sanno ancora!)
  • abbiamo stilato un programma di 27 pagine scritto dai cittadini che hanno voluto contribuire alla sua realizzazione. E’ un programma che rimane aperto a proposte, variazioni e critiche.
  • Abbiamo scelto 18 candidati di età compresa fra i 24 e i 45 anni, sconosciuti alle procure, che quotidianamente portano la propria passione, il proprio impegno e le proprie esperienze dentro il Movimento.
  • Infine ribadiamo un concetto che è bene rimarcare: i pentastellati catalani non fanno alleanze con nessuno. Non dobbiamo niente a nessuno.

Concetti chiari che, evidentemente, in un marasma totale risulta difficile comprendere.

A questo punto ci sorge spontanea una riflessione, che ci piace qui riportare, parafrasando il testo di una canzone: “Ma quanta arroganza si spreca, per quali mediocri orizzonti”. Noi siamo il “diverso”, noi siamo il “possibile”… Allora, forse, qualcuno ha ”paura che il diverso sarebbe anche possibile…” (cit. Subsonica – Preso Blu)

Ascolta la canzone