Replica all’Assessore Cacciotto sull’appalto manutenzione verde pubblico

In risposta a quanto affermato dall’assessore Cacciotto nei giorni scorsi, riteniamo opportuno chiarire quanto segue. Se non fosse stato per il titolo che varia a seconda del tema, leggendo la prima riga del comunicato dell’Assessore avremmo potuto pensare che fosse un comunicato già letto, un comunicato buono per tutte le stagioni.
E’ l’ennesima volta infatti che questa amministrazione, attraverso il vice Sindaco Raimondo Cacciotto o chi scrive per lui, inizia i suoi comunicati sottolineando da parte nostra, “un’opposizione cieca e non mirata alla risoluzione dei problemi della città”.
Ed invece, caro Assessore, è proprio perchè ci vediamo benissimo e perchè siamo coscienti dei problemi della città che vorremmo ricordarle che già in passato l’amministrazione aveva dovuto affrontare il problema del “tetto di spesa del personale ed il blocco assunzioni imposto dal governo”.
Problema che la stessa aveva risolto rivolgendosi, attraverso la Società in House, ad una cooperativa sociale, la quale aveva messo a disposizione solo le risorse umane ed utilizzato macchinari a disposizione del Comune stesso (vedi addetti ai parcheggi lo scorso anno, 98 mila euro per 14 unità per 3 mesi).
La stessa procedura, se utilizzata anche stavolta, avrebbe permesso, in maniera indiretta, di poter riassorbire per un determinato periodo e a minor costo i potatori specializzati “storici” che per diversi anni sono stati assunti a progetto, nonchè formati e specializzati all’interno del nostro Comune.
Questi infatti, con una squadra formata da soli tre operai e coadiuvati da un autista già in forza al Comune (Vedi Gru per rimozione), sarebbero stati in grado di rimuovere dalle due alle tre palme giornalmente, palme che sarebbero potute essere stoccate in un qualsiasi deposito comunale fino al definitivo smaltimento da parte della Regione.
Vede, caro Vice Sindaco, questa ipotesi dimostra almeno due cose: 1) quanto sia ingiusto accusarci di svolgere un “opposizione cieca” solo perchè vorremmo far risparmiare il nostro Comune massimizzando gli investimenti fatti con i soldi dei contribuenti; 2) quanta scarsa attenzione mostriate verso i nostri contributi visto che oggi, come in passato, ed in barba all’area politica di appartenenza, dimostriamo non solo di saper appoggiare iniziative di altre forze politiche tra cui la maggioranza, quando queste combaciano con il nostro programma elettorale (es. linee guida del PUC), ma siamo anche in grado di proporre soluzioni.
Rimarchiamo dunque ciò che abbiamo detto nel primo comunicato, ovvero che le assegnazioni dirette, per quanto certamente legali, sono una pratica “comoda” usata storicamente nel peggiore dei modi per supplire, come in questo caso, ad un urgenza dovuta ad una programmazione maldestra.
Purtroppo però, e il suo comunicato lo dimostra, ancora una volta non possiamo non constatare che il maggior problema di questa amministrazione non è la “cecità” ma la “sordità”: Non c’e’ infatti “peggior sordo di chi non vuol sentire”