Arroganza e autocommiserazione, ingredienti per la sopravvivenza?

La situazione politico istituzionale algherese ha superato le soglie della decenza. Abbiamo un Sindaco che da due anni, dall’alto della sua supponenza, continua incessantemente a perdere pezzi a causa della totale incapacità nel gestire anche i più basilari rapporti umani a meno che, questi, non servano a garantirgli la sopravvivenza politica.
Questo è il motivo per cui oggi, come ieri d’altronde, siamo costretti ad assistere all’ennesima ricerca di riappacificazioni con quelle forze politiche che ha pubblicamente rinnegato e vituperato.
UDC prima, PD poi, e poi ancora UDC e, per finire, in questi giorni un’estenuante trattativa con il PD con cui dovrebbe chiudere.
Nel bel mezzo di tutto questo c’è una città che è in ginocchio oramai da anni e che l’attuale Sindaco ha aiutato a ridurre in queste condizioni grazie alla sua ampia interpretazione del Vangelo. Oggi, infatti, senza attendere che nessun gallo canti, continua a rinnegare l’uno o l’altro, ieri invece, come il peggior Giuda, tradiva il suo uomo consegnando la città in mano a quello che proprio lui oggi definisce il peggior male per questa città: “il commissario”.

A questo punto, però, non ci stupisce più l’atteggiamento di chi in questi anni ha dimostrato di pensare solo a se stesso, ci stupisce invece chi gli da ancora credito. Il Presidente del Consiglio, per esempio, che, nonostante il suo ruolo istituzionale che lo vorrebbe garante dei consiglieri tutti, continua a farsi comandare a bacchetta come il peggiore degli scolaretti. I consiglieri comunali di maggioranza che continuano a giustificare pubblicamente l’atteggiamento di chi, se non oggi domani, così come fatto con altri in precedenza, potrebbe tranquillamente usarli per i propri interessi politici. E per finire quelli continuamente sbeffeggiati, quei consiglieri del Pd che, nonostante siano distanti da noi anni luce, anche quando hanno proposto qualcosa di positivo hanno sempre ricevuto in cambio il peggiore dei trattamenti.

Ecco, oggi come Movimento Cinque Stelle, visto che siamo consapevoli che l’Unto dal Signore, nel proseguimento del suo percorso continuerà a dare la colpa dei suoi fallimenti a tutti pur di non assumersi la benché minima responsabilità, e che i suoi apostoli continueranno, in ginocchio, giorno dopo giorno, a pregare ai piedi del capezzale del loro Messia. Ma non possiamo che rivolgerci proprio ai consiglieri del PD che, dopo essere stati maltrattati più volte, oggi non possono permettersi di svendere la loro dignità pur di salvare, ancora una volta, la pelle di chi, fino ad ora, con la loro si è giusto pulito il …