La bassa natalità e lo smembramento dei servizi alla famiglia

I dati allarmanti sulla denatalità emersi dal rapporto della Clinica Ostetricia e Ginecologia dell’Aou di Sassari fotografano una situazione critica, anche peggiore del disastroso dato nazionale.
Lo sappiamo, sono anni che si denuncia il fatto che siamo a crescita zero, ovvero si fanno pochi figli, ma la situazione è addirittura in peggioramento.
Le coppie scoraggiate dalle difficoltà economiche, lavorative e dalla carenza di servizi, eppure la famiglia dovrebbe essere il pilastro della società, e la politica ha il dovere di sostenerla concretamente.
Invece si preferisce lanciare slogan, la destra ne è maestra, senza poi fornire un supporto reale a chi decide di mettere al mondo un figlio.
Mancano, ovvero esistono ma sono mirabilmente depotenziati i servizi, in particolare strutture come i consultori familiari, fondamentali per assistere la gravidanza, ma anche per offrire sostegno psicologico e orientamento alle giovani coppie.
Coppie che si sentono sole di fronte alla genitorialità, senza punti di riferimento a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
Urge una presa di coscienza e un conseguente potenziamento di questi servizi, ma anche maggiori tutele lavorative per le neomamme con misure concrete per restituire fiducia ai giovani e alla gente comune, ovvero la stragrande maggioranza della popolazione che non sa se potrà permettersi di crescere dei figli.
A breve ci saranno le elezioni che decreteranno chi governerà la Regione per il prossimo quinquennio, chi ha governato fino a oggi ha dato piena dimostrazione dello scorso interesse verso il sostegno alle famiglie, è ora di cambiare marcia.
La politica esca dalla retorica della famiglia tradizionale e si occupi realmente di creare le condizioni perché chi desidera diventare genitore non debba rinunciarvi per mancanza di sostegno. Il futuro della società dipende anche dalla volontà politica di mettere al centro le esigenze delle persone comuni.

Roberto Ferrara