Boom! Ultima lettera aperta agli algheresi sul Parco di Porto Conte

Leggiamo con enorme preoccupazione l’ultima lettera aperta del dott. Valbonesi che, purtroppo, non fa altro che confermare quali fossero i nostri dubbi relativi alla selezione del nuovo Direttore del Parco, dubbi che avevamo espresso nei nostri precedenti comunicati; un punto, poi, nella lettera del Dott. Valbonesi ci salta all’occhio, proprio perchè espressa da noi in maniera tale e quale nel comunicato dell’8 gennaio e cioè che è incomprensibile che “questo concorso non sia stato bandito ben prima della scadenza del contratto del precedente direttore (anche per evitare così di dovere ricorrere ad un incarico pro tempore)”; questo e tutti gli altri elementi dunque non fanno altro che confermare tutte le nostre perplessità sulla gestione del Parco e dell’ultima selezione per il nuovo Direttore.
Questo è il motivo per cui ci auguriamo, visti i gravi elementi che si aggiungono giorno dopo giorno a questa triste vicenda, che l’intera Assemblea del Parco, formata dai Consiglieri comunali, prenda atto che questa situazione debba essere chiarita al più presto.
Gli algheresi devono sapere come viene amministrato il nostro territorio e come vengono gestiti i denari pubblici ma, e soprattutto, per avere i propri diritti riconosciuti non possono pensare che per loro sarebbe stato meglio nascere in Emilia Romagna!

“ORA MI E’ PIU’ CHIARO PERCHE IL MIO CURRICULUM IN SARDEGNA VALE ZERO

Vi prometto che questo sarà l’ultima “lettera aperta” che rivolgo agli Algheresi.
Dopo avere visto l’esito del concorso per il Direttore del Parco di Porto Conte i dubbi che avevo già espresso su questa tortuosa vicenda sono diventati certezze e ora, finalmente, capisco bene le ragioni per le quali il mio curriculum vitae in Sardegna “vale zero” .
Nei giorni scorsi ho ricevuto da singoli cittadini di Alghero e da alcuni amici molte testimonianze di stima e di solidarietà per quello che ho scritto.
Mi sono sentito considerato quasi un eroe mentre credo di avere soltanto esercitato il dovere civico di mettere in risalto, pubblicamente, alcuni problemi; problemi che visti da fuori risultano forse più chiari e si possono mettere a fuoco con quel distacco che rende sicuramente più liberi da condizionamenti locali.
Ho letto attentamente i curricula dei componenti la Commissione di concorso, quelli dei candidati ammessi alla prova orale e nel frattempo ho ricevuto alcuni documenti di denuncia, molto circostanziati, relative alla gestione del Parco.
Ho letto anche diverse delibere assunte più o meno recentemente dall’Ente Parco. Insomma, mi sono documentato e l’ho fatto con l’esperienza di chi, essendo una vita che lavoro negli Enti pubblici, sa cosa e dove andare a cercare le informazioni che cerca.
Ribadisco che ho partecipato al concorso quasi per gioco anche perché recentemente ho vinto una selezione pubblica che mi ha consentito di essere riconfermato come Dirigente della Regione Emilia-Romagna. Insomma non ero e non sono “in mezzo alla strada”.
Proprio oggi mi è stato riferito anche come è avvenuta la prova orale del concorso che, secondo il mio informatore, non corrisponde a come è stata riportata nei verbali stilati dalla Commissione di concorso.
L’intreccio che lega i personaggi di questa vicenda, o meglio questa commedia tragicomica che è andata in scena ad Alghero, mi ha lasciato senza parole.
E’ una vicenda costellata di commistioni di ogni tipo e che si snoda a partire dal Parco Geominerario del nord Sardegna e la convenzione che lega questo Ente, diretto da uno dei Commissari del concorso, con il Parco di Porto Conte, in base alla quale esso fornisce anche il personale che opera al Parco di Porto Conte.
Una vicenda che riguarda poi il ruolo dell’Università di Sassari ed i numerosi incarichi dati in questi anni dal Parco alla stessa (un Commissario è un docente di quell’Università) e finisce con la nomina del Presidente della Commissione di concorso che è anche Direttore protempore del Parco.
Un incarico, quest’ultimo, che vista la sua durata (appena tre mesi) e vista la natura dell’ente di provenienza (area marina protetta e non parco) sembra quasi solo finalizzato a fare gestire il concorso da parte del Direttore protempore.
Non capisco perché questo Concorso non sia stato attivato ben prima della scadenza del contratto del precedente Direttore (anche per evitare così di dovere ricorrere ad un incarico pro tempore) e perché tutte le procedure concorsuali relative non siano state svolte direttamente dal Comune di Alghero che in fondo è l’Ente che esercita la vigilanza sull’Azienda speciale.
Ma questi sono misteri che per me è troppo difficile disvelare.
Un’altra stranezza è costituita dal “regolamento sul personale ed i concorsi dell’Ente”, approvato appena un minuto prima che fosse approvato il bando da direttore.
La deliberazione dell’Assemblea del Parco che doveva fornire gli indirizzi per la stesura del regolamento in questione è di tre anni fa. Successivamente c’è stato un carteggio in merito al regolamento in questione tra il Commissario del Comune e l’Ente Parco.
Nel sito dell’Ente ho trovato la delibera (la n. 3 del 1 agosto 2013) ma non l’allegato con il quale sono stati definiti gli indirizzi.
Forse varrebbe la pena verificare se tali indirizzi siano o meno stati rispettati nella stesura del regolamento approvato in fretta e furia il 2 dicembre 2015 .
Come minimo ragionevolezza vorrebbe che, data l’importanza che riveste il regolamento sul personale, le linee di indirizzo venissero riproposte da parte del Consiglio del Parco alla Assemblea del Parco (alias Consiglio Comunale) per la sua riapprovazione.
Ma forse la fretta era così tanta che non ce n’è stato il tempo!!!!!!
Infine ho letto il curriculum vitae del vincitore del concorso ed i resoconti di stampa che riportano dei suoi numerosi incarichi ricoperti presso la Regione Sardegna, tra i quali anche quello di Commissario del Parco del Molentargius.
Sicuramente, quest’ultimo, visto lo stato in cui versa da sempre quel Parco, non è un gran bel biglietto da visita.
A questo punto traggo questa conclusione, forse autoconsolatoria.
Lo “zero” che ho ricevuto per il mio curriculum in effetti vale “10 e lode” (a proposito vi consiglio di andare a vedere come la commissione ha attribuito anche i punteggi per i titoli di studio)
Debbo anche ringraziare la Commissione di concorso, davvero di cuore, perché, alla luce del loro operato, anziché svilire la mia dignità professionale, senza volerlo, l’hanno molto valorizzata, forse anche troppo.
Infine do un altro consiglio, davvero l’ultimo, al Comune di Alghero.
Quello di guardare con attenzione l’operato della Commissione di Concorso e quello del Consiglio Direttivo del Parco.
Le mie considerazioni ed osservazioni non hanno avuto bisogno che io assumessi un investigatore privato, sono tutte cose che ho appreso stando comodamente al computer di casa mia e penso che volendo lo possano fare, meglio di me, i Consiglieri Comunali e soprattutto il Sindaco.
In fondo sono stati eletti anche per questo.
E spero che svolgano questo ruolo istituzionale senza che qualcuno, non sicuramente il sottoscritto, debba disturbare la magistratura.
Vi invito anche a vedere come sono gestiti i Parchi della mia regione e soprattutto quanto sono pagati i Direttori, su quali superficie insistano e quali budget abbiano da gestire.
Poi farete da soli i necessari paragoni.
Allora capirete perché mi sento fortunato a vivere e lavorare in Regione Emilia-Romagna dove le vicende per le nomine dei direttori dei Parchi e più complessivamente la loro gestione è ben più trasparente ed efficiente.”
Dott . Enzo Valbonesi