Alghero 13.03.2021 – Ci ha colpiti favorevolmente la nota stampa del Parco di Porto Conte, rispetto alle buone pratiche che devono seguire i visitatori all’interno del Parco stesso. È alle porte la bella stagione e le persone hanno voglia di spostarsi, anche solo di qualche decina di chilometri, per trovare pace e ristoro in questi luoghi di incomparabile bellezza. Siamo abituati a vivere il territorio e questi ultimi fine settimana abbiamo osservato diverse famiglie, gruppi di giovani, camminatori solitari e tanti bambini, sempre rispettosi delle buone pratiche, immergersi totalmente in questo grande polmone verde che è il Parco di Porto Conte. In ogni caso bene ha fatto il Parco a ricordare a qualche ultimo distratto, quali devono essere i comportamenti che il Regolamento prescrive, per la salvaguardia dell’ambiente, in tema di attività fotocinematografica da parte dei turisti.
Ci aspettiamo ora che con la stessa solerzia e senza il bisogno di un comunicato stampa, il Parco non consigli, ma imponga alla ditta che ha accantierato i lavori di ristrutturazione dell’Ex Batteria SR 413 di Punta Giglio di bloccare i lavori, in quanto, il Parco sa meglio di noi che nella falesia nidificano uccelli protetti, inclusi nell’elenco Direttiva Uccelli 2009/147/CE quali specie in pericolo di estinzione (come ben pubblicizzato nel sito web del Parco: Il complesso forestale di Punta Giglio offre al visitatore un mosaico di sentieri che con diverse lunghezze e grado di difficoltà permettono al visitatore di immergersi e assaporare i profumi e i colori della macchia mediterranea, apprezzando inoltre i canti dell’avifauna che popola le falesie rocciose e le aree boscate a pino marittimo e domestico. Luoghi di elezioni per specie come il falco pellegrino e la berta). Consigliamo questa misura spinti dalla lettura del Piano di Gestione del SIC e ZPS che impone di bloccare qualsiasi attività di disturbo, in un raggio di 100 metri dalla falesia, per tutto il periodo riproduttivo delle colonie delle specie di uccelli marini quali il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), il gabbiano corso (Larus audouinii), la berta minore (Puffinus puffinus), la berta maggiore (Calonectris diomedea) e il falco pellegrino mediterraneo (Falco peregrinus brookei). Le cautele, ovviamente, sono estese a tutta la fauna terrestre e avifauna che nidifica a Punta Giglio.
Concludendo consigliamo di controllare se la ditta esecutrice dei lavori ha ottemperato alle disposizioni della legge 177/2012.