La casa di alcuni

“Dopo aver letto con attenzione la replica dell’amministrazione, non possiamo che ringraziare per la celerità della risposta, ma soprattutto per aver chiarito che Comune e Fondazione hanno un canale di comunicazione privilegiato con le strutture ricettive alberghiere e extraalberghiere che fanno parte del Consorzio Riviera del Corallo e di Domos.

“Domos” che non è la casa di tutti, ma una associazione privata sconosciuta ai più e certamente a qualsiasi ente pubblico che si occupi di turismo.

Detto questo, e per onor del vero, non possiamo fingere di non sapere che un certo “Marco Di Gangi”, durante la scorsa campagna elettorale, abbia inviato una mail anche ai non iscritti alla stessa associazione, usando “gentile collega” come incipit e presentadosi come “fondatore e presidente di Domos” e (cosa questa che merita più di una riflessione), attraverso la stessa chiedendo il voto.

Lecito dunque che il fondatore dell’associazione Domos, attraverso la sua creazione chiadesse il voto, un po’ meno lecito invece è lo scoprire che oggi (prima che la nostra segnalazione consigliasse all’Amministrazione di invitare tutti gli operatori interessati a farne richiesta…) solo gli aderenti a questa Associazione abbiano diritto a comparire in un sito pubblico gestito dal comune di Alghero.

Vorremmo dunque capire meglio quale sia oggi il ruolo dell’assessore al turismo Marco di Gangi.
Il fondatore di Domos Marco Di Gangi e il nostro assessore sono la stessa persona o siamo davanti a un caso di omonimia?
E, se di omonimia non si tratta, vorremmo sapere se il nostro assessore faccia ancora adesso parte del consiglio direttivo di Domos. Sappiamo, invece, per certo che l’assessore si è dimesso dalla presidenza del Consorzio Riviera del Corallo, ma vorremmo capire se per caso egli faccia ancora parte del consiglio direttivo del Consorzio.
In ultimo vorremmo chiedere al Sindaco, se lui trovi normale il permanere del suo assessore al turismo nei direttivi di associazioni che con lo stesso assessorato interagiscono o se forse non sarebbe meglio che lui gli “suggerisse” di presentare le dimissioni da assessore.

Perchè, non crediamo vi sia bisogno di specificarlo, ma è evidente che noi sappiamo bene che Domos e Consorzio sono formati da imprese valide e serie che operano nel settore del turismo, ma l’assessore al turismo non può ignorare il fatto che nel nostro territorio vi sono altrettante imprese valide e serie che non risultano consorziate in nessuna associazione di cui lui sia (o sia stato) presidente e che è compito di Comune e Fondazione cercare di favorire tutte le imprese del settore e non solo alcune.”