Porto Conte: un parco semisconosciuto che andrebbe ripensato dalle fondamenta per valorizzarlo e aprirlo alla partecipazione vera della comunità di Alghero

Riproponiamo la lettera inviataci da un concorrente per il posto di direttore del Parco di Porto Conte.
I nostri dubbi li avevamo già espressi con le note stampa del 8 gennaio e del 13 gennaio .
Questa lettera ci lascia sgomenti!

Questo il Curriculum Vitae del Dott. Valbonesi link.
Questa la graduatoria con i punteggi assegnati dalla commissione link.

“Porto Conte: un parco semisconosciuto che andrebbe ripensato dalle fondamenta per valorizzarlo e aprirlo alla partecipazione vera della comunità di Alghero

Sono uno dei concorrenti che ha partecipato alla selezione per la scelta del Direttore del Parco Regionale di Porto Conte.
Ho preso carta e penna solo per esporre pubblicamente il mio disappunto per come si è conclusa la prima parte della selezione per la scelta del Direttore del Parco; selezione che ha riguardato la valutazione dei titoli dei concorrenti.
Nei giorni scorsi appena ho preso visione della graduatoria della valutazione dei titoli, con la quale sono stati selezionati i cinque candidati ammessi alla prova orale, ho scritto al Sindaco ed ai capigruppo del Consiglio Comunale di Alghero perché valutino con attenzione i criteri utilizzati dalla Commissione di Concorso nell’esame dei titoli dei concorrenti per attribuire il relativo punteggio.
Infatti il Consiglio Comunale costituisce anche l’Assemblea del Parco che, nel quadro delle funzioni di indirizzo e di controllo dell’Azienda speciale, deve deliberare in merito all’assunzione del Direttore.
Intervengo per denunciare il fatto che alla valutazione del mio curriculum vitae è stato dato un punteggio pari a zero.
Da 15 anni ricopro il ruolo di responsabile del Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna. In questo periodo, non breve, ho svolto importanti incarichi sia interni all’amministrazione regionale sia esterni alla stessa ed ho gestito progetti molto significativi. Precedentemente sono stato per 11 anni Presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, per sette anni Vice Presidente e per cinque anni Presidente della Federazione Italiana dei Parchi.
Per inciso i miei titoli di servizio, derivanti dal lavoro svolto presso la regione,sono stati valutati la metà dei titoli di servizio degli altri candidati che hanno ricoperto il ruolo di direttore o di dirigente di Parco o di area marina protetta. Nella mia attività lavorativa attuale, come responsabile del Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna, dirigo la gestione e coordino l’attività di ben 14 Parchi, alcuni dei quali hanno dimensione dieci volte maggiori di quello di Porto Conte.
Il mio Servizio sovrintende anche alla gestione di 16 Riserve naturali oltre che di 158 Siti di Rete Natura 2000.
Oltre ai parchi ed ai siti di rete natura 2000 il servizio che dirigo gestisce anche la politica forestale della Regione.
Una Regione, l’Emilia-Romagna,che non è ultima nella capacità di gestire efficientemente le proprie attività istituzionali, tra cui anche quelle relative alle aree protette ed al proprio patrimonio forestale.
Nonostante questi titoli e questo curriculum sono stato escluso dalla prova orale.
Debbo confessare che dopo avere letto il regolamento per l’organizzazione degli uffici e dei servizi e per l’assunzione del personale dell’Azienda speciale, il quale contiene anche le modalità della prova del concorso in esame (regolamento che è stato approvato stranamente lo stesso giorno in cui è stato bandito il concorso in questione ed a distanza di ben 17 anni dalla nascita del Parco) ho capito che sarebbe stato altamente improbabile vincerlo. Sono troppo esperto per non capire certe cose.
Tralascio in questa sede le ragioni di questa considerazione.
Ho comunque deciso, quasi per gioco, di tentare ugualmente la sorte ed ho inoltrato la domanda.
Non pensavo assolutamente di vincere la selezione ma non credevo di vedere disconosciute così palesemente la mia professionalità e la mia esperienza lavorativa.
Stiano però tranquilli i componenti la Commissione di Concorso ed i cinque candidati ammessi alla prova finale perché non ho alcuna intenzione di fare ricorso rispetto ai risultati della valutazione dei titoli. Non ho ne tempo da perdere ne voglio farne perdere alla giustizia amministrativa, ne ho denaro da buttare.
Però voglio denunciare una gestione fin qui troppo opaca della vicenda che è cominciata dopo la conclusione del mandato del precedente Direttore e con la nomina del Direttore pro tempore attuale del Parco, non che Presidente della Commissione di concorso . Vicenda che si concluderà , spero meglio di come è iniziata, con la presentazione all’Assemblea del Parco (alias Consiglio Comunale di Alghero) della relativa graduatoria per la sua presa d’atto.
Vi chiederete cosa c’entri un Dirigente della regione Emilia-Romagna con il Parco di Porto Conte.
Rispondo dicendo che amo la vostra terra per mille ragioni e che mi sarebbe piaciuto conclude la mia carriera professionale con un incarico di Direzione operativa in un Parco, anche per cambiare e ravvivare la mia attività lavorativa.
Vorrei infine anche dare un consiglio all’amministrazione Comunale di Alghero. Avete un Parco che, seppure di modeste dimensioni, conserva dei valori molto importanti (ambientali, paesaggistici, storico-culturali).
Purtroppo moltissime persone, in Italia e non solo, conoscono Alghero ma vi assicuro che quasi nessuno sa dell’esistenza del Parco.
Dovreste chiedervene le ragioni.
Un Parco è prima di tutto uno strumento di conservazione della natura ma anche di divulgazione e di promozione identitaria di un territorio.
Il vostro è un Parco di cui penso andiate sicuramente orgogliosi anche perché per la sua gestione la vostra Regione ed il vostro Comune investono risorse pubbliche molto significative. Sicuramente molto maggiori (circa cinque volte di più di quanto costa un parco della regione Emilia-Romagna di dimensione analoga al vostro) di quelle che investono altri comuni interessati da aree protette regionali, tanto che, anziché attraverso un Ente regionale avete optato per gestirlo attraverso un Azienda speciale del Comune.
Dal bando che il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale ha emanato per la scelta del Direttore si capisce che è stata privilegiata una  figura dalle competenze prettamente tecnico-scientifiche. Non che il Direttore di un Parco non debba avere queste caratteristiche ,ci mancherebbe, ma vi assicuro che un Direttore di parco deve possedere anche spiccate doti di managerialità, di capacità di negoziazione con le istanze dei suoi abitanti e degli operatori economici dell’area.
Se volete che il Parco sia esclusivamente uno strumento di sola conservazione della natura, come appare dal bando del Direttore e dall’attività svolta fino ad ora, vi consiglio di ripensarlo nella sua organizzazione e nella sua forma di gestione.
Potreste sicuramente risparmiare risorse economiche importanti , semplificare i procedimenti autorizzativi e gli strumenti di pianificazione, snellendo al contempo la stessa struttura dedicata alla sua attività gestionale.
E visto che il Parco agisce da sempre in stretta simbiosi con l’Università di Sassari potreste affidare alla stessa il compito di sovrintendere alla sua gestione tecnico-scientifica, risparmiandovi i costi del Direttore, di buona parte del personale ed anche, non per ultimo, le polemiche che ne caratterizzano da un po di tempo la gestione.
Credo che come tutti i Comuni Italiani che in questo momento soffrono più che mai di carenza di risorse per fare funzionare le proprie attività ed i servizi a favore dei cittadini potreste dedicare le risorse risparmiate da una profonda revisione della missione e della governance del Parco a favore iniziative altrettanto importanti ed urgenti, magari nel campo della tutela e della valorizzazione del vostro bellissimo territorio.”

Dott. Enzo Valbonesi
 
Forlì 13/02/2016

Una risposta a “Porto Conte: un parco semisconosciuto che andrebbe ripensato dalle fondamenta per valorizzarlo e aprirlo alla partecipazione vera della comunità di Alghero”

  1. Sì, tutto giusto. C’è solo una piccolissima differenza: Porto Conte, pur essendo Parco Regionale della Sardegna, NON si può paragonare, secondo me, con il Parco Regionale dell’Emilia Romagna, poichè l’Emilia-Romagna, con tutti i Difetti che ha, politicamente parlando, è gestita molto ma molto Meglio…………… 🙁

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