«Il teatrino è ripartito sulla 4 corsie e gli attori ripropongono le solite parti. Ma è un gioco che non diverte; se non ci preoccupa la credibilità dei singoli commentatori, non vogliamo però che i cittadini vengano presi in giro». Badano al sodo i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Roberto Ferrara e Graziano Porcu, che entrano nella “querelle 4 corsie” cercando di fare chiarezza sull’argomento, evitando di partecipare al gioco delle parti «che pare appassioni tanto Destra e Sinistra».
«La riproposizione del finanziamento è di dicembre 2018. È stato proposto e portato avanti dai portavoce del M5s e da Paola Deiana in particolare. Basta guardare le date dei provvedimenti – sottolineano i due pentastellati, che spiegano come – La Commissione si è espressa in continuità rispetto al passato, non ci stupisce, inventandosi come soluzione all’impasse che lei stessa ha creato, con la proposta delle due corsie. Sia l’Anas, sia il Ministero vogliono realizzare la 4 corsie. Per avere certezze, bisogna aspettare che il Consiglio dei Ministri prenda in mano questo singolo progetto e si esprima».
«Tra i vari commenti – continuano – ci lasciano sbalorditi le improvvide parole del Presidente del Consiglio regionale, il leghista Michele Pais, che prima cerca puerilmente di accollarsi il merito del finanziamento dell’opera e poi cerca di imputare al Ministro Costa la responsabilità del parere espresso dalla Commissione di Valutazione Ambientale, organo che è indipendente dalla politica. Ma se mai volessimo dare alla Commissione Via una connotazione politica, allora ricordiamo all’ex forzista Pais che i membri della commissione sono stati nominati nel 2011 all’epoca del governo Berlusconi».
Porcu e Ferrara esprimono piena fiducia nel Ministro delle Infrastrutture, e proprio l’ingegnere algherese ricorda: «Ho incontrato il ministro Toninelli insieme all’ingegnere capo del progetto Anas e l’accordo è sulla 4 corsie, compresa la circonvallazione di collegamento alla strada dei Due Mari all’altezza della variante Calik».
I due consiglieri del Movimento predicano prudenza, ma chiosano: «Due corsie? Se gli accordi saranno mantenuti, questo parere verrà superato dal Consiglio dei Ministri».