“Rassegnamo le dimissioni, io sarò il primo a farlo”. Così su facebook e a mezzo stampa il consigliere di Forza Italia Michele Italo Pais. Bel gesto e segnale forte da opporre all’operato dell’attuale Amministrazione comunale algherese, se non fosse che in realtà anche altri consiglieri di opposizione erano concordi nel dare quel forte segnale. Di più: come concordato nella riunione dei capigruppo di opposizione, su proposta dello stesso Pais di un incontro davanti ad un notaio per ratificare la presa di posizione, le dimissioni sarebbero state rassegnate in blocco. “Ovviamente siamo consapevoli che servono le fatidiche 13 firme per mandare a casa l’Amministrazione del sindaco Mario Bruno – affermano i portavoce del Movimento Cinque Stelle in Consiglio comunale Ferrara e Porcu -, ma sarebbe comunque stato un segnale importante. Attendevamo proprio dal consigliere Pais la comunicazione relativa al giorno e all’ora dell’incontro dal suo amico notaio, ma non è mai arrivata”.
Purtroppo invece, lo tsunami giudiziario che ha travolto il vicesindaco Usai in riferimento alla vicenda Maria Pia, non solo ha scosso pesantemente le fondamenta del governo cittadino ma, contemporaneamente, ha risvegliato anche la voglia di visibilità e la presunta furbizia di chi, come il consigliere Pais, ha superato tutti a destra per raccogliere gli applausi della piazza. Graziano Porcu e Roberto Ferrara non le mandano certo a dire: “Eravamo concordi con Michele Italo Pais e con altri esponenti della minoranza nel formalizzare quanto spesso avevamo dichiarato a voce – spiegano -. Una larga fetta dell’opposizione si sarebbe recata nello studio di un notaio algherese e, in blocco, avremmo firmato le dimissioni. E invece, mentre tutti aspettavano un cenno il consigliere Pais è partito solitario in fuga per ammiccare al popolo in vista di prossime possibili elezioni – proseguono -. Mossa non corretta perché dimostra il livello di affidabilità del politico e della persona – chiudono Ferrara e Porcu -. Di certo la nostra azione politico-amministrativa, l’idea di malgoverno che sta subendo la città e la nostra volontà di far terminare il prima possibile l’amministrazione Bruno non sono state intaccate e continueremo a cercare altri 11 consiglieri disposti a porre fine a questa esperienza amministrativa. Questo nonostante qualcuno sia convinto che tale obiettivo si possa raggiungere in solitaria e attraverso qualche post su Facebook”.