Liti e alleanze, giochi di potere e posizioni prese a convenienza. Fra dimissioni e “incoronazioni” il fiume della politica spazza via le esigenze di un’intera comunità e fagocita tutto nel segno del solo interesse personale. “All’orizzonte già si palesano coalizioni minestrone, figlie delle orge cui partecipano partiti e partitini che si uniscono con il fine ultimo del vincere le elezioni, non certo del governare – attaccano Porcu e Ferrara -. Sia chiaro a tutti: Alghero è stata commissariata due volte su due nel corso delle scorse legislature, sappiamo bene che il rischio, considerata la situazione attuale del sindaco, è che sia commissariata ancora. Se non dovesse succedere la città galleggerá in un pericoloso e inutile limbo amministrativo”.
Inutile giustificare il tutto, in prospettiva, parlando di “centro-destra” o “centro sinistra” uniti (?) e pronti alla sfida: la scusa non regge. “Tedde è caduto per volontà di una forza interna al centro destra, Lubrano per mano del centro sinistra. Mentre addirittura ci sono personaggi che pur essendo nati politicamente in seno a centro sinistra o centro destra sono oggi promotori di unioni opposte alle loro radici, in barba a quelle ideologie che sbandierano ai quattro venti – proseguono i pentastellati -. In pieno guazzabuglio istituzionale è iniziata la corsa al mettere insieme più partiti possibile, che nel pre elezioni diverrà caccia disperata alla ricerca del più alto numero di candidati da lanciare nell’arena elettorale. Candidati preferibilmente imparentati con altri candidati presentati in liste d’aree contrapposte, in modo da diluire il più possibile il bacino di voti dei diretti concorrenti o candidati da venti voti o poco più garantendo, ancora una volta, una poltrona ai soliti noti”.
Graziano Porcu e Roberto Ferrara però non ci stanno. Lo dicono a gran voce, sperando di non rimanere inascoltati: “Ci ribelliamo a questo modo di fare politica, che non ci appartiene ma soprattutto è ormai anacronistico. Sfidiamo pubblicamente tutti i partiti a presentare una lista unica, 24 nomi, e un programma serio che possa essere attuato perché i cittadini di Alghero sono stanchi di aspettare d’essere governati, ci sono un’infinità di problemi da risolvere e meritano amministratori che si preoccupino realmente delle esigenze della comunità”.