Che fine hanno fatto i soldi derivanti dalla riscossione della tassa di soggiorno? Come sono stati impiegati dall’Amministrazione comunale del sindaco Mario Bruno? Lo sguardo, rivolto al presente cittadino, non regala oggettivi riscontri. E la preoccupazione ci assale, mentre la città, le periferie e l’agro versano in un limbo fatto di disattenzione e abbandono.
Necessario un passo indietro. Nel regolamento di attuazione approvato in fase di istituzione dell’imposta di soggiorno, si stabilisce che i proventi derivanti dalla riscossione della sopracitata tassa – come da delibera n. 25 del 21 ottobre 2014 – devono essere destinati al finanziamento di interventi funzionali al miglioramento volto ad una maggiore fruibilità, sostenibilità e vivibilità di spazi pubblici. Questo però deve avvenire non soltanto in ambito urbano, ma anche e soprattutto nei quartieri periferici e nelle borgate site in agro.
La città di Alghero non è solo e soltanto il suo pur splendido centro storico. Solo ieri, per esempio, è stato chiuso per disinfestazione il parco Terragona in cui i ratti, durante la lunga estate di una città turistica che “chiama” proprio i turisti a versare la tassa di soggiorno, la facevano da padrone come padroni incontrastati di uno spazio che da troppo tempo non è oggetto di derattizzazione.
Il Movimento Cinque Stelle Alghero e i suoi rappresentanti in Consiglio comunale prendono una chiara e netta posizione sul tema, evidenziando la deficitaria applicazione di questa scelta politica che ha concentrato idee e fondi sullo spazio urbano nel senso più stretto del termine dimenticando periferie e borgate.
In tal senso è sembrato lecito e intellettualmente onesto da parte nostra proporre una modifica del suddetto regolamento attraverso apposita proposta di revisione già protocollata. Obiettivo? Una equa distribuzione delle risorse disponibili sull’intero territorio algherese. Nello specifico, una quota degli introiti provenienti dalle imposte versate dalle strutture ricettive, saranno da destinare alla manutenzione degli spazi pubblici, e del verde pubblico, ed al potenziamento dei servizi pubblici locali nei quartieri periferici e nelle borgate dell’agro.
Proprio l’agro merita una riflessione ulteriore, e necessaria. L’agro di Alghero è parte integrante della città, non certo realtà altra da sacrificare all’altare del disinteresse. Una realtà viva, da mettere sullo stesso piano rispetto ai quartieri periferici e al centro storico. Una città che non si può scomporre e differenziare in zone di serie A e di serie B, per il semplice fatto che non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Tanti, troppi gli impegni presi in campagna elettorale dall’attuale Amministrazione comunale: tanti e troppi gli impegni, ad oggi, disattesi.
Il testo dell’articolo 5 comma 1 del regolamento di istituzione dell’imposta di soggiorno andrebbe così modificato: “Il gettito derivante dall’imposta di soggiorno è destinato a finanziare interventi di manutenzione e di abbellimento degli spazi pubblici e del verde pubblico, potenziamento dei servizi pubblici locali, compresi quelli volti al contrasto dei fenomeni di abusivismo in maniera ricettiva. Chiediamo dunque che per raggiungere questo obiettivo almeno il 20% del gettito dovrà finanziare gli interventi di cui sopra, da effettuarsi nelle borgate storiche della bonifica algherese. Mentre il 10% del monte complessivo sarà destinato specificamente agli interventi nei quartieri del margine urbano cittadino”.