Turismo ecologico e innovazione digitale: creare occupazione giovanile qualificata in Sardegna

Alghero, 21 dicembre 2023 – “Come ogni genitore con figli adolescenti mi domando quale sarà il mercato del lavoro nel prossimo futuro, quali indirizzi formativi consigliare, quali opportunità potrà offrire la nostra bellissima isola. Con l’evoluzione tecnologica che sempre più velocemente sta cambiando le abitudini e il modo di lavorare, alcune carriere professionali perdureranno, ma altre spariranno ed altre ancora sbocceranno.
La Sardegna ha tante peculiarità e anche tanti limiti, tra i vari può puntare su due asset strategici per creare nuova e qualificata occupazione per i suoi giovani: il turismo ecologico e l’innovazione digitale. Si tratta di ambiti con grandi potenzialità di crescita nei prossimi anni, su cui la regione possiede risorse e competenze che aspettano solo di essere valorizzate con una programmazione attenta e lungimirante.
Partendo dal turismo, la Sardegna possiede un immenso patrimonio naturalistico, archeologico e culturale che si presta perfettamente allo sviluppo di un’offerta incentrata sulla sostenibilità ambientale. I giovani potrebbero trovare interessanti opportunità di lavoro come guide ambientali, accompagnatori di turismo esperienziale, gestori di strutture ricettive ecologiche. ecc.. Non solo: la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e artigianali locali consentirebbe di creare posti di lavoro anche nell’entroterra e nelle zone interne meno battute dal turismo di massa. Si tratta di professioni creative e stimolanti, che permetterebbero ai giovani di mettere a frutto la conoscenza del territorio in chiave innovativa.
Ma la vera scommessa strategica è rappresentata dall’economia digitale. Sfruttando i vantaggi dello smart working e dell’imprenditoria da remoto, la Sardegna può ambire a diventare un polo di attrazione per lavoratori e startupper dell’innovazione tecnologica. Esistono già nel territorio alcune realtà eccellenti che hanno dimostrato come preparazione, capacità e determinazione siano gli ingredienti vincenti per raggiungere risultati prestigiosi.
Creando un ecosistema favorevole, con incubatori d’impresa, spazi di co-working, servizi per famiglie, incentivi fiscali e buona connettività, l’isola può aspirare ad attrarre talenti, aziende e progetti legati a digitale, intelligenza artificiale, realtà aumentata, fotonica, biotecnologie. Si aprirebbero opportunità occupazionali sia nella creazione di nuove imprese, sia nell’inserimento in realtà tech già affermate che potrebbero aprire sedi o reparti di R&S in Sardegna.
La stessa fusione dei concetti di turismo ecologico ed economia digitale potrà generare forme di lavoro per esperienze immersive nei luoghi e nella cultura sarda.
Per sfruttare al massimo queste opportunità la Sardegna deve però impegnarsi su più fronti. In primo luogo, serve un massiccio investimento nelle infrastrutture digitali, per portare la banda ultralarga anche nelle zone più svantaggiate. Poi, è decisivo potenziare l’offerta formativa, sia a livello universitario che professionale, per creare le competenze richieste da digitale e green economy. Su questo, cruciale sarà la collaborazione tra atenei, scuole, centri di ricerca e aziende, per allineare i percorsi didattici alle necessità del mercato.
Terzo punto, per trattenere i talenti servono interventi trasversali: dagli incentivi economici al miglioramento dei servizi per la vita quotidiana; dalla promozione di eventi culturali alla rigenerazione urbana. I giovani ambiscono non solo a un lavoro stimolante, ma anche a una buona qualità della vita. Quarto, le istituzioni devono snellire la burocrazia e creare “zone franche” per le nuove imprese innovative.
Infine, le opportunità di lavoro devono essere accessibili anche a chi risiede nelle aree interne dell’isola. Per questo servono programmi di formazione tecnologica decentrati sul territorio e il potenziamento delle reti digitali anche nei piccoli centri.
Se saprà agire su questi fronti in modo rapido e lungimirante, la Sardegna potrà trasformarsi in un polo richiesto di talenti e economia della conoscenza nel Mediterraneo. Creando occupazione di qualità per i suoi giovani più brillanti.”

Roberto Ferrara
M5s Alghero